Hereticus
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Molto di nuovo sul fronte orientale

4 partecipanti

Andare in basso

Molto di nuovo sul fronte orientale Empty Molto di nuovo sul fronte orientale

Messaggio  Mario G. Mer Ott 21, 2009 2:02 pm

Cos’è un brevetto? E’ un titolo legale che permette al suo detentore di impedire ad una terza parte di sfruttare commercialmente una invenzione senza autorizzazione.

Si può brevettare qualsiasi cosa? Naturalmente no. In ambito europeo, le invenzioni che possono essere brevettate devono avere determinate caratteristiche. Le principali sono tre.

Primo: l’invenzione deve essere nuova. Secondo: deve contenere per lo meno un aspetto innovativo. Terzo: deve essere suscettibile di applicazioni industriali.

E’ ovvio che una invenzione può appartenere ad un qualsiasi campo tecnologico.

Tuttavia. Le scoperte scientifiche; le teorie scientifiche; i metodi matematici; le creazioni artistiche; gli schemi, regole e metodi per agire mentalmente, giocare o fare affari; i programmi per computers e la presentazione di informazioni non sono considerate invenzioni, se la richiesta di brevetto è relativa a tali materie o attività in quanto tali.

Inoltre, non sono brevettabili quelle invenzioni il cui sfruttamento commerciale può essere contrario all’ordine pubblico o alla morale; le piante e le varietà animali o processi essenzialmente biologici per produrre piante e animali (tuttavia: i processi microbiologici e i prodotti che ne derivano non sono esclusi dalla brevettibilità); non sono brevettabili metodi per il trattamento chirurgico e per le terapie del corpo umano o animale ed i relativi metodi diagnostici. Ma i prodotti le sostanze ed i composti (ad esempio: medicamenti o strumenti chirurgici) sono brevettabili.

L’Ufficio Brevetti Europe (EPO) concede solamente i brevetti per le invenzioni così definite. Non garantisce altri titoli di proprietà intellettuale, quali quelli legati a marchi, disegno o diritto d’autore.

Tutti i paesi del mondo possiedono un Ufficio Brevetti. Stati Uniti, Giappone, Europa, Corea del Sud e Cina contribuiscono per circa il 75% del totale dei brevetti che vengono registrati ogni anno. E per il 74% circa di quelli validi a livello mondiale.

La quantità di brevetti registrati ogni anno rappresenta una misura diretta, e comprensibile, della capacità di innovazione di un dato paese.

Tale quantità misura però due distinti tipi di brevetti. I primi, cosiddetti di base, sono quelle invenzioni che vengono brevettate per prime in una data regione. I secondi, sono brevetti per cosi dire derivati dai basici, cioè quelli che proteggono la produzione, l’uso o la vendita di prodotti fabbricati in virtù dei brevetti di base.

Un’occhiata alle statistiche riserva qualche sorpresa. Il paese con il maggior tasso di crescita dei brevetti, fra il 2001 e il 2007 è la Cina (tasso di crescita medio del 34,2%). In questo periodo, il numero totale dei brevetti è il seguente:


Paese 2001/2007 Percentuale
Sul totale
Giappone 3.528.943 37,12%
USA 2.577.302 27,11%
Europa 1.164.112 12,24%
Corea 1.143.953 12,03%
Cina 1.092.723 11,49%
Totali: 9.507.033 100%



Come si vede, il primo in assoluto è il Giappone. Che ha un volume complessivo di brevetti pari a quello degli Stati Uniti e dell’Europa messi insieme. La Corea del Sud, da sola, vale l’Europa intera. Il dato disaggregato per l’Italia non sono riuscito ad ottenerlo. Ma supponendo che l’Italia contribuisca per un 10% al totale europeo, la Corea del Sud, che è un paese di soli 30 milioni di abitanti, ha prodotto dieci volte più brevetti dell’Italia, 60 milioni di abitanti.

Se la Cina, che ha introdotto la propria legge sui brevetti solo nel 1985, manterrà il tasso di sviluppo attuale, è prevedibile che nel giro di qualche anno figurerà al primo posto della classifica.

L’altro parametro interessante è il rapporto fra i brevetti di base e il numero totale di brevetti. Si vede un netto declino in Giappone, USA e Europa. Infatti, se nel 2001 il Giappone aveva una percentuale di brevetti di base pari al 65,5 % sul totale, nel 2007 tale percentuale era scesa al 49,5%, con una diminuzione del 24,4%.


Basic/Total 2001 2004 2007 Diff 2001/2007

Giappone 65,50% 58,20% 49,50% -24,43%
Usa 49,80% 43,00% 46,20% -7,23%
Europa 29,40% 20,30% 18,10% -38,44%
Corea 43,20% 45,60% 40,00% -7,41%
Cina 29,70% 30,20% 40,70% 37,04%


L’Europa ha fatto di peggio: dal 29,4 % al 18,10, con un calo del 38,4.

La Corea del Sud è più o meno stabile. La Cina è cresciuta dal 29,7% al 40,7%. Questo indica un aumento della capacità di innovazione di oltre il 37% nel giro di appena sette anni.

Questi dati generali si prestano a due considerazioni, tutte e due piuttosto funeste.

La prima: non è vero che l’Europa, e l’Italia in particolare, potrà ritagliarsi in futuro un ruolo nell’economia mondiale puntando su qualità, creatività e innovazione. I dati dimostrano che Cina, Corea e Giappone ci distanziano continuamente su questo terreno.

La seconda: l’innovazione dipende, ovviamente, dagli investimenti in ricerca e sviluppo. Ma io credo che un parametro importante, per ottenere buoni risultati, sia la capacità della scuola, nel suo complesso, di fornire ai giovani una preparazione adeguata al mondo di lavoro che li aspetta. E ciò, purtroppo, non avviene, ma anzi, anche in questo settore, gli altri paesi sono a una distanza tale che il recupero, ammesso che sia possibile, è opera di generazioni, non di anni.

La conclusione è che la concorrenza che proviene dall’oriente, nell’immediato futuro, diventerà quasi certamente inarrestabile. Perché unirà alla capacità di produrre a prezzi stracciati, anche la qualità derivante dalla sua crescente capacità di innovazione.

Insomma, in un futuro distante pochi, forse due o tre, decenni, Europa e Stati Uniti, se la tendenza non s’inverte, da cuore diverranno la periferia del mondo economico. E l’Italia, purtroppo, una provincia sottosviluppata di tale periferia.
Mario G.
Mario G.
Admin

Messaggi : 20
Data d'iscrizione : 09.10.09
Località : Rio de Janeiro

http://nullius.myblog.it

Torna in alto Andare in basso

Molto di nuovo sul fronte orientale Empty Innovazione e scuola

Messaggio  Dyson Mer Ott 21, 2009 9:27 pm

Non possiamo lamentarci. Facciamo scappare tutte le persone di genio all'estero.
Dyson
Dyson

Messaggi : 4
Data d'iscrizione : 21.10.09

Torna in alto Andare in basso

Molto di nuovo sul fronte orientale Empty Re: Molto di nuovo sul fronte orientale

Messaggio  Jason Sab Ott 24, 2009 2:42 am

Le persone valide scappano perché da noi tutto è precario. Puoi fare il ricercatore per cinquant'anni, e mai otterrai una cattedra. Che merda di paese.
Jason
Jason

Messaggi : 12
Data d'iscrizione : 21.10.09

Torna in alto Andare in basso

Molto di nuovo sul fronte orientale Empty Re: Molto di nuovo sul fronte orientale

Messaggio  Dyson Sab Ott 24, 2009 2:46 am

Jason ha scritto:Le persone valide scappano perché da noi tutto è precario. Puoi fare il ricercatore per cinquant'anni, e mai otterrai una cattedra. Che merda di paese.

Bisogna vedere se sei bravo e se te lo meriti, il posto da professore. O no? Da quando in quà la presenza sul posto di lavoro deve garantire l'avanzamento in carriera?
Dyson
Dyson

Messaggi : 4
Data d'iscrizione : 21.10.09

Torna in alto Andare in basso

Molto di nuovo sul fronte orientale Empty Re: Molto di nuovo sul fronte orientale

Messaggio  fast Dom Nov 01, 2009 10:32 am

Jason ha scritto:Le persone valide scappano perché da noi tutto è precario. Puoi fare il ricercatore per cinquant'anni, e mai otterrai una cattedra. Che merda di paese.

Bei tempi quando si faceva carriera per anzianità: migliaia di caproni arteriosclerotici ai posti di comando.

fast

Messaggi : 16
Data d'iscrizione : 12.10.09

Torna in alto Andare in basso

Molto di nuovo sul fronte orientale Empty Re: Molto di nuovo sul fronte orientale

Messaggio  Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Torna in alto


 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.